René Burri racconta del suo rapporto con Henri Cartier-Bresson, come di una grande relazione tra un allievo e il suo maestro.
Piena di ammirazione, ma anche di contrasti.
Burri racconta che si irritava moltissimo, perché HCB prendeva i suoi provini a contatto e li guardava al contrario.
Beh – diceva Burri – che c’è, le mie fotografie non sono abbastanza interessanti?!?
Ma Bresson guardava le immagini al contrario perché gli interessava la composizione grafica dell’immagine. Astratta. Indipendente dal contenuto della fotografia.
E lo stesso Burri ammette di aver imparato tanto da quell’approccio. Tanto che –
the moment came when I too pulled the picture over the separations slip on the contact sheet and tried to look at it in the same way. –
“venne il momento in cui anch’io mi misi a tirare fuori i provini dal raccoglitore e girarli per guardare le immagini nello stesso modo.”
Dunque, nonostante le schermaglie, Burri – giustamente – teneva in grande considerazione i giudizi e i consigli di HCB…
…fino a quando decise di prendere il largo.
René Burri – Men on a Rooftop, 1960
Nel 1960, René Burri scatta questa fotografia. Una delle sue immagini più iconiche.
Nel 2012, nel corso di un’intervista rilasciata a Phaidon, dichiarerà che, dopo anni da seguace di HCB, quello per lui fun il momento cruciale – At that point I broke loose from my mentor. I killed my mentor! – .
Perché?
Burri racconta che Cartier-Bresson obbligava i suoi “discepoli” a scattare con ottiche comprese tra 35mm e 90mm. Non erano ammesse deroghe.
Tornato dal suo viaggio in Brasile (la fotografia in questione è stata scattata a San Paolo), Burri mostra l’immagine a HCB, un po’ in apprensione per il giudizio del maestro.
Nel suo studio, Cartier-Bresson guarda l’immagine e poi esclama – brilliant René! –
A quel punto Burri esce dalla stanza, e gli scappa un mugugno liberatorio – Hah! –
HCB lo sente e gli chiede – What was that? (cos’era quello?) – e lui risponde – Nothing, never mind (nulla, non importa) -.
Beh, Burri racconta che scattò quell’immagine con un proibitissimo teleobiettivo: 180mm…
E quella fu la sua liberazione.
Sempre nella stessa intervista, Burri, parlando del suo rapporto con HCB racconta:”I was of a completely different temperament to him. I remember, one day I told him – well you have your decisive moment and I have mine! – ”
“Avevo un temperamento completamente diverso dal suo. Un giorno ricordo di avergli detto – beh, tu hai il tuo momento decisivo, e io ho il mio – ”
Credo non ci sia bisogno di aggiungere altro.